Vittorio Zippel - La lettrice - fine XIX secolo (1890/1895 ca.) - olio su tela di stile divisionista

VITTORIO ZIPPEL.  La lettrice. Fine del XIX secolo (circa 1890/1895).

Cm. 36,5 x 24,5 (cm. 52,5 x 40 inclusa la bella cornice novecentesca con parti dorate e corpo principale in legno scuro lavorato con motivi ornamentali). Olio su prima tela. Firmato V. Zippel in alto a destra. Piccole mancanze di colore (pochi mm.) nella parte inferiore sinistra. Cornice perfetta e dipinto complessivamente ben conservato. Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato da perito accreditato presso il Tribunale di Trento. Incantevole opera di impronta divisionista che raffigura una lettrice vestita di tutto bianco con un libro chiuso tra le mani, non rivolta verso l'osservatore, ma insolitamente verso la direzione opposta. L'ambientazione spoglia e lineare (moderna e concettualmente novecentesca), priva di ornamenti, nonché la scelta dei colori tenui, confermano l'intenzione dell'artista di focalizzarsi sulla figura delle lettrice e non su altri particolari ritenuti superflui. Non si ha notizia di altre opere su tela a firma Vittorio Zippel, si ha invece notizia certa (ndr dovuta a visione diretta delle opere, si rimanda alla photogallery per alcune immagini) di minuziosi disegni su carta realizzati a china e matita, firmati Vittorio Zippel, risalenti al periodo 1878/1892 e dedicati a Trento e dintorni. Esclusa la possibilità dell'esistenza di un omonimo artista vissuto in Trentino tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, evidentemente Zippel, esperto di litografie e appassionato d'arte, realizzò in fase giovanile alcuni lavori ascrivibili alla sua ‘sfera privata'. Vittorio Zippel (Trento 1860-1937) fu amico personale del pittore Giovanni Segantini, trentino di Arco, con il quale a partire dal 1890 intrattenne una fitta corrispondenza; in seguito fece da tramite fra l'artista e le istituzioni culturali trentine in occasione di mostre ed eventi celebrativi, scrisse articoli sulle sue opere e si adoperò ripetutamente presso le autorità austriache nel tentativo di rimuovere gli ostacoli al rientro di Segantini nella terra natale, dove nei suoi confronti pendeva la minaccia di arresto per renitenza alla leva. Segantini gli donò una replica in formato minore del celebre quadro divisionista L'ora mesta (1892). La passione per l'arte, i libri e la politica si deve al fatto che Zippel cominciò da giovane a lavorare nella casa tipografica ed editrice del padre e fu in questo contesto che avvenne la sua formazione; si dedicò allo studio dell'arte e in particolare delle tradizioni trentine e tirolesi. Dopo la morte del genitore, ne rilevò l'attività, che lo portò a stringere rapporti, tramite la pubblicazione di volumi e riviste, con i protagonisti della cultura e della politica, prevalentemente di matrice liberale, impegnati nella costruzione di una pedagogia nazionale nella difesa dell'italianità del Trentino. Ebbe in quest'ottica stretti rapporti con Cesare Battisti. Fu vice-podestà dal 1911 e podestà di Trento dal 22 settembre 1913 al 20 maggio 1915 (ndr ultimo podestà di Trento), quando venne rimosso dalla carica a causa del suo irredentismo. L'anno successivo fu arrestato e nel 1917 condannato dagli austriaci a 8 anni di prigione. Dopo la liberazione, il 21 novembre 1918 diventò sindaco (ndr primo sindaco di Trento) e rimase in carica fino al 1922. Il 24 febbraio 1919 fu nominato Senatore del Regno d'Italia per aver illustrato la patria "con servizi o meriti eminenti". Cfr., anche per la bibliografia essenziale, Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 100, anno 2020, voce curata da Mariapia Bigaran.