Cesare Marchi - C'era una volta il congiuntivo
Brani scelti: CESARE MARCHI, Impariamo l'italiano (Milano, Rizzoli 1984).
C'era una volta il congiuntivo. Incubo degli scolari, idolo dei pedanti, fiore all'occhiello dell'epistolografia amorosa, a tutti i livelli. Nei salotti i ben pensanti e i ben parlanti tremavano nell'affrontare la desinenza d'un congiuntivo, sbagliarla era una gaffe imperdonabile, peggio che indossare scarpe marrone con lo smoking.[...]
È morto anche il congiuntivo, ucciso da quegli strumenti di comunicazione che in anglo-latino si chiamano mass media e in italiano mezzi di massa. [...] La distinzione classica tra il congiuntivo, arduo sentiero per esprimere il dubbio, la possibilità, l'irrealtà, l'esortazione, cioè la sfera delle opinioni soggettive, delle azioni non certe; e l'indicativo, strada maestra della realtà oggettiva, delle azioni certe, va scomparendo.
da La Rivista
Giacomo Leopardi - Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo
Brani scelti: GIACOMO LEOPARDI, Operette morali (Napoli, 1835).
La biblioteca faceta di Vinzenzo Belando
Maramaldeggiando tra libri introvabili… Mi viene fatto di pensare: e se fosse un Lettore, esterno a me, a leggere un libro in cui si parla di me? Io sarei "idea" del Lettore che legge un libro in cui si parla di me. Ed in questo preciso momento il Lettore che legge di me si immagina me che scrivo di un Lettore che legge un libro in cui si parla di ...