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Uno dei tanti paradossi italiani riguarda la gestione e l’idea che si ha in questo paese del libro antico. Gravi fatti senza precedenti si sono recentemente innestati sull’intricato groviglio legislativo che regola i beni culturali e sulle variabili e scostanti pratiche amministrative delle nostre istituzioni, locali e nazionali, creando uno scenario per molti versi emblematico del malfunzionamento della nostra società. Il tema va snocciolato in tutta la sua complessità e richiede pertanto una premessa ed un inquadramento storico.
Brani scelti: GIORGIO MANGANELLI, Il Padrino, (Lunario dell'orfano sannita, Milano, Adelphi 1991).
Brani scelti: AMOS OZ, Una storia di amore e di tenebra, (Milano, Feltrinelli 2003).
Brani scelti: GIACOMO LEOPARDI, Il Parini ovvero della Gloria, (in Operette morali, 1827/34).
E a cosa volete che pensi quando mi compare la sovraccoperta dello splendido Supercorallo Einaudi che racchiude il magistrale capolavoro gaddiano ...
Brani scelti: FRANCESCO BACONE, Saggi, 1625.
Brani scelti: NINA GEORGE, Una piccola libreria a Parigi, 2014.
Brani scelti: FRIEDRICH NIETZSCHE, Umano, troppo umano II, 1879/80.
Brani scelti: FRANCESCO PETRARCA, Da una lettera a Giovanni Anchiseo.
Brani scelti: EMILY DICKINSON, Non esiste un vascello veloce come un libro, (Le stanze di alabastro, SE 2003).