Arthur Schnitzler - Le fasi dei rapporti umani
Brani scelti: ARTHUR SCHNITZLER, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927.
Nei rapporti tra gli uomini le fasi statiche sono rare quanto nella vita del singolo. Ci sono inizio, sviluppo, apice, declino e fine, e proprio come per l'individuo persino malattie di genere quanto mai diverso: indisposizioni, malanni congeniti, stati di esaurimento, segni di vecchiaia; e non mancano neppure le ipocondrie.
Alcuni rapporti si spezzano già a causa di malattie infantili, anche quelli che con le cure e una buona assistenza, insomma con un'igiene intelligente, potrebbero essere mantenuti; altri vengono meno nel fiore degli anni in seguito a malattie ricorrenti, altri ancora prima o poi muoiono per infermità costituzionali che di rado vengono diagnosticate in tempo.
Alcuni invecchiano rapidamente, altri lentamente, ce ne sono di quelli che sembrano morti e possono essere risvegliati alla vita con la pazienza, la somministrazione di medicine adatte e la buona volontà. Ma le relazioni umane somigliano agli uomini anche in questo, che poche sanno adattarsi all'inevitabile, a sopportare con dignità dolore e vecchiaia e a morire in bellezza.