Perché 'Memorie di una Geisha' è un libro straordinario - di Carlo Picca
Ad Annalisa, alla sua passione per il Giappone.
Parlare dell'universo femminile non è cosa affatto semplice. Facendolo si va incontro a molte interpretazioni ed anche ad essere fraintesi. Ma ho da poco ripresa e terminata la lettura di un libro straordinario e vorrei esprimere un pensiero. Inizio col dire che credo la sensibilità appartenga ad ogni essere umano quindi, quando parlo di universo femminile esprimo una caratteristica che può essere in chiunque di noi. Ora, non so se avete mai letto -Memorie di una Geisha-, di Arthur Golden. Qui Sayuri racconta la sua vita con la pacata saggezza di chi ne ha ormai trascorsa gran parte. La sua voce ci permette di entrare in un pianeta della cultura nipponica al contempo luccicante e crudele.
"Noi non diventiamo geishe per seguire il nostro destino. Noi diventiamo geishe perché non abbiamo scelta". Qui l'universo femminile viene raccontato con eleganza e sensibilità, capace di grandissime profusioni di amore "nonostante tutto". La protagonista infatti arriva ad accettare la sua vita come quella di chi, non potendo fare diversamente, ha imparato comunque a donarsi, a sentirsi capace di esistere con raffinatezza e accurata preparazione. "Conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo una collina, andando più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa che ci costringe a trovare un nuovo corso".
E per preparazione, e chi ha letto il libro lo sa, intendo le decine di arti che Sayuri ha conosciuto per poter esprimersi al meglio, senza voltarsi, anche se nelle maggior parti delle occasioni riceve sempre di meno. Ed è in questo "nonostante tutto" che ci vedo quella capacità che non attiene all'universo maschile di attitudine continua a porgere il proprio calore, la propria disponibilità, la propria umanità e che rende l'universo femminile superiore, misterico, una sorta di casa dell'infinito con le sue carezze. Voglio essere chiaro, nessuna donna deve esser costretta a diventare una Geisha, anzi la lotta per l'emancipazione deve farsi, ma non ci sono pagine di questo libro nelle quali non si respiri come si impari ad accettare gli eventi con amorevolezza, a trovare una forza superiore anche quando si viene offesi e si vorrebbe essere altrove.
Sayuri impara a svelare la sua creatura fragile e sognatrice in un mondo che la tiene prigioniera. Impara a difendere i suoi aspetti più preziosi e allo stesso tempo anche a condividerli. E di fronte a questa propensione ad amare "nonostante tutto" si rende un essere speciale. Quando termini il libro voglio essere netto, ti fai ribrezzo come uomo, perché ogni donna meriterebbe molto di più. Questo libro in maniera tragica e paradossale permette di innamorarsi della loro sensibilità e per questo lo consiglio a noi "maschietti". Per un approccio nuovo e diverso per quello che sono e fanno.
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