Cesare Pavese - L'esaurimento nervoso
Brani scelti: CESARE PAVESE, Il mestiere di vivere (Torino, Einaudi 1952).
Succede di notte, quando comincio a assopirmi. Ogni rumore - scricchiolio di legno, frastuono in strada, grido lontano e improvviso - mi risucchia come un gorgo, un repentino e ondeggiante gorgo, in cui mi crolla il cervello e crolla il mondo. Nell'attimo attendo il terremoto, il finimondo.
È un residuo della guerra, delle bombe aeree? È una raggiunta consapevolezza della possibile fine universale? Esaurimento - è una parola - ma che cosa significa? È piacevole, un sussulto leggero come d'ubriachezza, e mi riprendo a denti stretti. Ma se un giorno non ce la faccio a riprendermi?
da La Rivista
Giacomo Leopardi - Amore e morte (canto XXVII)
Poesie scelte: GIACOMO LEOPARDI, Amore e morte (canto XXVII).
Libri, biblioteche e futuro della cultura in Italia. Intervista a Oliviero Diliberto
Caro Diliberto, è difficile iniziare questa breve intervista senza accennare al caso Girolamini. Che idea si è fatto e soprattutto ritiene si tratti solo di un episodio isolato, oppure la situazione di alcune biblioteche italiane è davvero fuori controllo?L'idea che mi sono fatto, purtroppo, è disastrosa. Siamo di fronte ad un direttore nominato, p...