Erasmo da Rotterdam - La vita umana è tutta una commedia
Brani scelti: ERASMO DA ROTTERDAM, Elogio della follia, 1511.
Se uno tentasse di togliere la maschera agli attori mentre stanno recitando un dramma, e mostrare agli spettatori la loro vera faccia, quella con cui sono nati, costui non porterebbe scompiglio in tutta la scena tanto di meritare di essere cacciato a sassate dal teatro come un forsennato? Apparirebbe infatti improvvisamente un nuovo volto delle cose: chi prima era donna sarebbe ora uomo, chi prima giovane ora vecchio, chi poco prima era un re ora apparirebbe come un poveraccio, chi prima era un dio ora si rivelerebbe un omettino da niente.
Smascherare quell'illusione equivarrebbe a privare di senso tutto lo spettacolo. È proprio quella finzione e quell'inganno che tiene avvinti gli occhi degli spettatori. Ebbene, che altro è la vita umana se non tutta una commedia, nella quale tutti recitano la loro parte chi con una maschera chi con un'altra, finché a un tratto il capocomico non li faccia uscire di scena? A volte però il capocomico fa recitare allo stesso attore parti diverse, e così quello che poco prima faceva la parte di un re ammantato di porpora, ora è un piccolo schiavo coperto di stracci. Sono tutte finzioni, ma questa commedia non si può recitare altrimenti.