Esopo - Il topo di città e il topo di campagna
Brani scelti: ESOPO, Favole, VI secolo a.C.
Un tempo un topo di città e uno di campagna si incontrarono. Cominciarono a parlare e quello di campagna disse a quello di città: "beato te che hai tanto da mangiare, io invece mangio sempre poco." Quello di città rispose: "Ma io devo sempre mangiare di corsa, perché se mi scoprono le persone mi picchiano. Beato te che puoi mangiare con calma". Così i due decisero di scambiarsi i ruoli: il topolino di città andò a vivere in campagna e viceversa.
Subito erano entrambi contenti: il topo di città poteva finalmente mangiare con calma e quello di campagna aveva cibo in abbondanza. Ma dopo un po' quello che si era trasferito in città cominciò a rimpiangere le tranquille mangiate, perché era stanco di dover sempre cibarsi di corsa inseguito da un cane.
Ugualmente quello che si era spostato in campagna cominciava a sentire i morsi della fame, perché il cibo era sempre scarso e cominciava a rimpiangere le abbuffate che poteva fare in città. Fu così che il topo di città tornò in città e quello di campagna in campagna. Non si è mai contenti di quel che si ha e di dove si vive, ma chi lascia la via conosciuta per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova.
da La Rivista
Marcel Proust - La felicità non può attuarsi mai
Brani scelti: MARCEL PROUST, All'ombra delle fanciulle in fiore (Milano, Mondadori 1951).
Libri, biblioteche e futuro della cultura in Italia. Intervista a Oliviero Diliberto
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