Ugo Foscolo - Ultime lettere di Jacopo Ortis - 11 Ottobre 1797
Brani scelti: UGO FOSCOLO, Le ultime lettere di Jacopo Ortis - Da' Colli Euganei, 11 Ottobre 1797
Il sacrificio della nostra patria è consumato : tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e le nostre infamie. Il mio nome è nella lista di prescrizione , lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre: vinto dalle sue lagrime l'ho ubbidita, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Ma dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere per sempre il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare Lorenzo ... quanti infelici! E noi, pur troppo, noi stessi italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'italiani. Per me segua che può . Poiché ho disperato e della mia patria e di me stesso, aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra braccia straniere ; il mio nome sarà sommessamente compianto dai pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e le mie ossa poseranno su la terra de' miei padri.