Giacomo Leopardi - Il silenzio è il linguaggio di tutte le forti passioni
Brani scelti: GIACOMO LEOPARDI, Zibaldone, 1817/32 (stampato postumo).
La parola è un'arte imparata dagli uomini. Lo prova la varietà delle lingue. Il gesto è cosa naturale e insegnata dalla natura. Un'arte: 1°) non può mai uguagliar la natura: 2°) per quanto sia familiare agli uomini, si danno certi momenti in cui questi non la sanno adoperare. Perciò negli accessi delle grandi passioni: 1°) come la forza della natura è straordinaria, quella della parola non arriva ad esprimerla: 2°) l'uomo è cosí occupato, che l'uso di un'arte, per quanto familiarissima, gli è impossibile. Ma il gesto essendo naturale, lo vedrete facilmente dar segno di quello che prova con gesti e moti spesso vivissimi, o con grida inarticolate, fremiti, muggiti ec. che non hanno che fare colla parola e si possono considerare come gesti.
Eccetto se quella passione non produrrà in lui l'immobilità che suol essere effetto delle grandi passioni ne' primi momenti in cui egli non è buono a nessun'azione. Nei momenti successivi, non essendo buono all'uso della parola, cioè dell'arte, pur è capace degli atti e del movimento. Del resto lo vedrete sempre in silenzio. Il silenzio è il linguaggio di tutte le forti passioni, dell'amore (anche nei momenti dolci), dell'ira, della maraviglia, del timore ec. 27 giugno 1820.
da La Rivista
Giacomo Leopardi - La quiete dopo la tempesta
Poesie scelte: GIACOMO LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, canto XXIV (17-20 Settembre 1829).
C'era una volta la casa editrice di Giulio Einaudi
Noi che abbiamo conosciuto Giulio Einaudi, noi che gli abbiamo stretto la mano, come commosso abbraccio di gratitudine, noi che lo abbiamo amato e che lo amiamo per aver tratto, da quel suo catalogo, tanta parte del nostro nutrimento intellettuale, ci vediamo costretti a segnalare oggi un articolo, a firma di Stefano Salis, pubblicato alla pagina 3...