Henri-Frédéric Amiel - Chiaro di luna
Brani scelti: HENRI-FREDERIC AMIEL, Grani di miglio, 1854.
Sono le dieci di sera. Un chiaro di luna strano e raccolto, con una fresca brezza di settembre e un cielo attraversato da alcune nubi, rende incantevole a quest'ora la nostra terrazza. – Questi raggi dolci e pallidi lasciano cadere dallo zenit una penetrante pace rassegnata: è come la gioia calma o il sorriso pensoso dell'esperienza con un certo vigore stoico. Le stelle brillano; le fronde fremono sotto riflessi argentei. Non un rumore nella campagna; ampie ombre s'inabissano sotto i verdi viali e alla curva delle scale. Tutto è furtivo, misterioso, solenne. Ora notturna, c'è poesia nel tuo silenzio e malinconia nella tua grazia solitaria; tu m'intenerisci il cuore e lo consoli; tu ci parli di tutto quello che non esiste più e di tutto quello che deve morire, ma ci dici: «Coraggio!» e ci prometti il riposo.