Perché consiglio Va' dove ti porta il cuore - di Carlo Picca
Quando termini la lettura di questo romanzo non puoi far altro che ringraziare la sua autrice per quanto si è saputa donare, per quello che ha condiviso con te e che normalmente non è possibile che si racconti facilmente, non tanto perché “nel mondo” non lo si ritiene “il bene” da ascoltare, ma perché certe cose si accettano, se sono e restano, “un non detto” che tale deve rimanere.
Il primo capitolo poi è una vera e propria lezione, da una parte di scrittura, dall'altra di vita, binomio praticamente perfetto. E tutto il susseguirsi delle pagine rimane su questa scia creata con maestria dalla Tamaro. Un gran bel lavoro, un'opera che svela quel “non detto” elevato alla dignità che merita. Quello che ci portiamo dentro sin da piccoli, quando dei traumi formiamo un'invisibile corazza che cresce anno dopo anno, ma con il passare del tempo ci sta stretta e un giorno si rompe. Ma la rottura non è accaduta quel giorno ma molto tempo prima. Un giorno la goccia è uscita dal vaso ma di acqua ce n'era già.
Perché poi quello che non riusciamo a dire per tanti motivi prima o poi fuoriesce. Quello che non ci piace della vita che facciamo, quello che vorremmo cambiare, quello che desidereremmo essere, quello che ci piacerebbe fare. Quei nodi e quegli intrecci che fanno parte da sempre delle relazioni umane.Un romanzo epistolare sui rapporti agitati come quello di una nonna, Olga, con sua nipote Marta e sua figlia Ilaria. Donne che fra loro non si riescono a parlare se non attraverso il conflitto verbale ed emotivo. Un marito, Augusto a cui non dire di aver avuto da sempre un amante, Ernesto, e di aver portato in grembo quella figlia non sua.
Perché se ami due uomini contemporaneamente non ti senti accettata, non riuscendo a dire a nessuno che per l'uno provi una profonda amicizia, per l'altro una passione incontrollabile di cui hai necessità. Quel “non detto” del bisogno di un altrove dove rifugiarsi, di un luogo incantato, pervasi come siamo da un'inquietudine selvatica priva di un nome e che chiede attimi di carezze, di tregua quotidiana dai selciati.
Un libro di confessioni lunghe ed intime che svela la necessità di imparare a conoscersi, ad accettarsi e dare spazio a quel "non detto" che profuma di verità, e di vivere come crediamo meglio per noi, di fare ciò che ci dice il cuore, sempre. Perché lui è dentro di te che batte e lo farà sempre e soltanto per te.
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