Piero Angela - La poca valorizzazione del merito in Italia
Brani scelti: PIERO ANGELA, A cosa serve la politica? (Milano, Mondadori 2011).
L'European House dello Studio Ambrosetti di Milano ha pubblicato uno studio proprio sul problema del merito (“Come promuovere il merito in Italia”) valendosi anche di ricerche e sondaggi realizzati da vari istituti internazionali, nel quale si mettono a fuoco i principali elementi che tolgono spazio al merito: l'affiliazione (in particolare il nepotismo e la raccomandazione), gli automatismi, quando l'avanzamento nella carriera poggia solamente sull'anzianità di servizio, la circolarità.
Quando c'è conflitto di interessi tra controllori e controllati (per esempio quando i componenti di enti o agenzie che dovrebbero controllare l'attività governativa vengono nominati dal governo stesso) e l'opacità, cioè la mancanza di trasparenza nelle assunzioni e nelle promozioni, quando sfuggono a criteri di chiarezza e lasciano spazio a scelte discrezionali.
La poca valorizzazione del merito in Italia fa sì che per far carriera si percorrano impunemente altre strade, come appunto la raccomandazione, una pratica che mette sullo stesso piano merito e demerito, talento e incompetenza. Una ricerca in proposito ha mostrato l'ampiezza di questo fenomeno: un italiano su due dichiara di aver trovato lavoro grazie ad amicizie/raccomandazioni; solo il 5 per cento lo ha fatto attraverso agenzie o “cacciatori di teste”. Inoltre un italiano su quattro si rivolge a un politico per ottenere la soluzione di un suo problema.