Sigmund Freud - Il complesso di Edipo
Brani scelti: SIGMUND FREUD, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32.
Già da piccolo, il figlio comincia a sviluppare un'affettuosità particolare per la madre, che considera come cosa propria, e ad avvertire nel padre un rivale che gli contrasta questo possesso esclusivo; e, allo stesso modo, la figlioletta vede nella madre una persona che disturba il suo affettuoso rapporto con il padre e che tiene un posto che lei stessa potrebbe occupare molto bene.
Apprendiamo dall'osservazione quanto sia precoce l'età cui risalgono questi atteggiamenti. Li designiamo col nome di "complesso edipico", perché la leggenda di Edipo realizza con un'attenuazione minima i due desideri estremi risultanti dalla situazione del figlio: uccidere il padre e prendere in moglie la madre. [...]
Nel periodo in cui la madre diventa oggetto d'amore è già cominciato nel bambino anche il lavoro psichico della rimozione, la quale sottrae alla sua consapevolezza la nozione di una parte delle sue mete sessuali. A questa scelta della madre come oggetto d'amore si ricollega tutto ciò che, sotto il nome di complesso edipico ha assunto così grande importanza nella spiegazione psicoanalitica delle nevrosi e ha contribuito in misura forse non trascurabile a provocare la resistenza contro la psicoanalisi.