Andrea Camilleri - Da ragazzo non sopportavo Manzoni
Brani scelti: ANDREA CAMILLERI, l'Unità (5 Agosto 2002).
Ho iniziato a considerare il Manzoni come un autore contemporaneo, dopo la lettura de La colonna infame, quello scritto me ne ha fatto cogliere la grandezza, ma questo è avvenuto in età adulta. Da ragazzo, non lo nascondo, non sopportavo l'autore de I promessi sposi. La lettura che ci veniva propinata a scuola lo rendeva odioso, noioso.
Il Manzoni appariva come un baciapile, la critica letteraria ne ha costruito per decenni e decenni una immagine stereotipata, agiografica, rasserenante e pedagogica. Insomma, Manzoni veniva presentato come un secchione. Uno che in vita sua non ha mai sorriso. A quel punto persino Leopardi, che se ne stava ad osservare la luna, mi era più simpatico. La colpa non era del Manzoni, ma della lettura penitenziale e penitenziaria, che ne veniva fatta.