Francesco Petrarca - Non riesco a saziarmi di libri
Brani scelti: FRANCESCO PETRARCA, Da una lettera a Giovanni Anchiseo, XIV secolo.
Ma, perché tu non mi creda libero ormai da tutti gli umani errori, sappi che ancora mi possiede una insaziabile brama, che fino ad oggi non ho potuto davvero né voluto frenare: infatti mi scuso entro di me col dirmi che la brama di cose degne non è da ritenersi indegna. Aspetti che io ti dica di che genere di malattia si tratta?
Ecco: non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone a una maggiore avidità di possederne. Anzi coi libri si verifica un fatto singolarissimo: l'oro, l'argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall'elegante bardatura, e le altre cose del genere, recano con sé un godimento inerte e superficiale.
I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante; e il singolo libro non insinua soltanto se stesso nel nostro animo, ma fa penetrare in noi anche i nomi di altri, e così l'uno fa venire il desiderio dell'altro.