Miguel de Cervantes - La fantasia s'impossessò di tutto quello che leggeva nei libri
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Brani scelti: MIGUEL DE CERVANTES, Don Chisciotte della Mancia, 1605.
Insomma, tanto s'immerse nelle sue letture, che passava le nottate a leggere da un crepuscolo all'altro, e le giornate dalla prima all'ultima luce; e così, dal poco dormire e il molto leggere gli s'inaridì il cervello in maniera che perdette il giudizio. La fantasia gli si empì di tutto quello che leggeva nei libri, sia d'incantamenti che di contese, battaglie, sfide, ferite, dichiarazioni, amori, tempeste e altre impossibili assurdità; e gli si ficcò in testa a tal punto che tutta quella macchina d'immaginarie invenzioni che leggeva, fossero verità, che per lui non c'era al mondo altra storia più certa.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Angelo Poliziano - L'elegantissime stanze & La favola di Orfeo - Padova, Giuseppe Comino 1749/51
POLIZIANO ANGELO. L'elegantissime stanze incominciate per la giostra del magnifico Giuliano di Piero de' Medici. Edizione seconda padovana adornata della vita dell'Autore scritta dal Serassi. In Padova, presso Giuseppe Comino, 1751SCHEDA COMPLETA
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