Umberto Eco - Il bene di un libro sta nell'essere letto
Brani scelti: UMBERTO ECO, Il nome della rosa, (Milano, Bompiani, 1980).
Ed è lussuria di libri quella di Bencio [...] "Lo so", mormorai mio malgrado. Guglielmo fece finta di non avere udito. Ma, come continuando il suo discorso disse: "L'amore vero vuole il bene dell'amato." "Non sarà che Bencio vuole il bene dei suoi libri (ché oramai sono anche suoi) e pensa che il loro bene sia restare lontano da mani rapaci?" Domandai.
"Il bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto. Questa biblioteca è nata forse per salvare i libri che contiene, ma ora vive per seppellirli. Per questo è diventata fomite di empietà.Il cellario ha detto di aver tradito. Così ha fatto Bencio. Ha tradito. Oh che brutta giornata, mio buon Adso."
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Edmondo De Amicis - Pagine sparse - Milano, Tipografia Editrice Lombarda 1874 (prima edizione)
DE AMICIS EDMONDO. Pagine sparse. Scoraggiamenti - Battaglie di tavolino - La lettura del vocabolario - Una visita ad Alessandro Manzoni - Emilio Castelar - Giovanni Ruffini. Milano, Tipografia Editrice Lombarda, 1874SCHEDA COMPLETA
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