Umberto Eco - Ci sono due tipi di libro
Brani scelti: UMBERTO ECO, La bustina di Minerva (Milano, Bompiani 2000).
Ci sono due tipi di libro, quelli da consultare e quelli da leggere. I primi (il prototipo è l'elenco telefonico, ma si arriva sino ai dizionari e alle enciclopedie) occupano molto posto in casa, sono difficili da manovrare, e sono costosi. Essi potranno essere sostituiti da dischi multimediali, così si libererà spazio, in casa e nelle biblioteche pubbliche, per i libri da leggere (che vanno dalla Divina Commedia all'ultimo romanzo giallo). I libri da leggere non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico.
Sono fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in barca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, assumono una fisionomia individuale a seconda dell'intensità e regolarità delle nostre letture, ci ricordano (se ci appaiono troppo freschi e intonsi) che non li abbiamo ancora letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale.
da La Rivista
Editoriale: Roberto Sbiroli - Libri antichi e prospettive per il patrimonio librario
É difficile parlare e scrivere di libri in questi giorni. In seguito all'esplosione dell'affaire Girolamini di Napoli che ha portato all'arresto di Massimo De Caro e di alcuni suoi sodali, l'attenzione dei media si è rovesciata sul mondo dell'antiquariato librario.