Due maestri di diritto comune: Dynus de Mugello & Philippus Decius - De regulis iuris - Lugduni 1558
Celeberrimi Commentarii in regulas Iuris Pontificii. Cum adnotationibus iurisconsultorum clarissimorum Nicolai Boerii, Caroli Molinaeai, Francisci Cornelli, et Gabrielis Sarainae. Lugduni, apud Antonium Vincentium, 1558.
Pp. (36) 290 (2). Preceduto da: DECIUS PHILIPPUS. In tit. ff. De regulis iuris, cum additionibus... Caroli Molinaei, unaque recens analyticis adnotationibus D. Gabrielis Saraynae. Lugduni, apud Antonium Vincentium, 1561. Pp. (56) 432. Due opere in un volume di cm. 16,5. Legatura antica in piena pelle con dorso a 5 nervi; tagli spruzzati. Esemplare un po' corto nel margine superiore con rifilatura che interessa qualche parola nei titoli in testa alle pagine. Minime mende e spellature alla legatura, qualche trascurabile alone marginale e macchiette sparse, peraltro nel complesso esemplare ben conservato. Prima opera: Dino del Mugello, glossatore civilista della seconda metà del Duecento fu maestro di Cino da Pistoia ed Oldrado da Ponte e verosimilmente autore del titolo De regulis iuris del Liber Sextus di Bonifacio VIII. L'opera fu il modello ideale proprio per la dottrina di Filippo Decio. Quest'edizione raccoglie le annotazioni di Boerius e Molinaeus (in questo esemplare insolitamente non censurate) ,due fra i più stimati giureconsulti della prima metà del Cinquecento francese. Opera rara e molto ricercata. Cfr. Iccu; non in sapori. Seconda opera: Filippo Decio (1454-1535), celebre commentatore civilista e canonista, insegnò a Pisa, Pavia, Siena, Padova e Roma. Ebbe come discepoli uomini di grandezza indiscussa come Leone X, Cesare Borgia e soprattutto Francesco Guicciardini. Questi commentari sulle regole di diritto civile rappresentarono un punto di riferimento non solo per la dottrina strettamente giuridica, ma divennero ben presto modello per chi al diritto s'avvicinava senza spirito tecnicista e piuttosto con finalità politiche. Cfr. Iccu.
Altri libri per "diritto" o "diritto comune"
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