Jean Faber (Runcinus) - In quatuor libros Institutionum commentaria - Venetiis 1572 (in folio)
In quatuor libros Institutionum eruditissima commentaria. Venetiis, apud Altobellum Salicatum, 1572.
Cm. 30, cc. 187 (5). Bel marchio tip. al frontespizio ed alcuni capilettera xilografici. Affascinante legatura coeva in piena pergamena molle con titoli ms. al dorso ed ai tagli. Antica firma di possesso. Traccia di tarlo limitata ad una ventina di cc. con lesione di alcune parole, strappetto all'angolo alto di c. 121 (senza interessamento di testo), alcune macchiette sparse, sporadici e marginali aloni, peraltro esemplare nel complesso genuino e ben conservato. Jean Faber (12?-1340), detto Joannes Roncinus, fu giureconsulto francese di considerevole fama ed autorità. Dedicatosi ben presto all'opera d'attualizzazione del diritto romano, produsse questo celebre commentario alle Istituzioni giustinianee oltre ad un Breviarium del Codex tralatiziamente attribuitogli. Tiraqueau, du Moulin e Boerius lo definirono rispettivamente "vir apud nos maxime autoritatis", "subtilissimus et consumatissimus juris doctor" e "summum Franciae Consuetudinarium" (cfr. Taisand, Les vies des plus celebres jurisconsultes, ed. 1737, pp. 181-82). In definitiva Faber va inserito a pieno titolo fra gli eredi della grande tradizione degli Ultramontani. Oltre che creatore di dottrina fu, così riportano le antiche biografie, impegnato come giudice e, notizia su cui peraltro sussistono dubbi, come cancelliere di Francia. L'opera appare fondata sulle dottrine di Azzone, Dino del Mugello, Guido da Baisio, Innocenzo IV, Enrico da Susa (ed ovviamente Jacobus de Ravanis) e va cronologicamente inserita nel contesto storico-dottrinale immediatamente pre-bartoliano. Cfr. Iccu.
Altri libri per "diritto" o "diritto romano"
Decreto di Pio IV sulla concessione di grazia, indulto e privilegi - Roma, Blado 1565
Decretum sanctiss. d. n. d. Pii papae IIII quod omnes qui impetrabunt aliqua privilegia, gratias, facultates, licentias, et indulta aut concessiones quae aliqua ex parte interesse Camerae Apostolicae concernere censebuntur debeant illa intra tres menses à die illorum impetrationis, in eadem camera praesentare, et ibi regerstari facere, sub poena illorum nullitatis et inualiditatis. Romae, apud Antonium Bladum impressorem cameralem, s.a. (1565)SCHEDA COMPLETA
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