L'agricoltura nell'antica Roma: Constantini Caesaris selectarum praeceptionum de agricultura - 1538
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L'agricoltura nell'antica Roma: Constantini Caesaris selectarum praeceptionum de agricultura - 1538

CORNARIUS IANUS (A CURA DI).  Constantini Caesaris selectarum praeceptionum, de agricultura libri viginti, Iano Cornario ... interprete, recens in lucem emissi. Cum indice rerum scitu dignarum copiosissimo. Venetiis, s.n. (Giacomo Pocatela), 1538 (al colophon: Venetiis, apud D. Iacob a' Burgofrancho, Papiensem, mense Octob. 1538).

Cm. 15,5, cc. 168 (16). Bellissimo frontespizio con dati tipografici impressi entro cornice architettonica (due putti alla base, uno in testa e due figure femminili posizionate di fronte alle colonne laterali); bel marchio tipografico al colophon. Numerosi capilettera ornati. Legatura rimontata in piena pergamena antica molle con unghie, tagli spruzzati. Rifilatura orizzontale di qualche mm. al margine inferiore bianco del frontespizio, verosimilmente per asportazione della firma di possesso; sporadiche macchiette e sporadici aloni marginali, piccolo segno di tarlo (lontano dal testo) limitato all'angolo di poche carte. Esemplare nel complesso fresco e ben conservato. I Geoponica sono una raccolta di venti libri di agronomia, compilata in lingua greca durante il decimo secolo a Costantinopoli nell'Impero Bizantino sotto l'imperatore Costantino VII Porfirogenito. Cassiano Basso, autore del nucleo più consistente della raccolta, visse nel VI secolo e subì l'influenza delle numerose compilazioni sull'agricoltura realizzate nell'antica Roma. Il curatore della presente edizione fu Ianus Cornarius (1500-1558), medico e umanista tedesco. Le fonti dei Geoponica includono Plinio il Vecchio, opere di agricoltura greca altrimenti perdute, autori di veterinaria, l'agronomo Magone il Cartaginese e testi attribuiti a Zoroastro. Le numerose traduzioni dell'opera in siriaco, persiano, arabo e armeno ne attestano la popolarità universale. I Geoponica abbracciano tutto il modo delle informazioni agricole, compresa la meteorologia celeste e terrestre, la viticoltura, l'olivicoltura, l'apicoltura, medicina veterinaria, la costruzione di stagni per la piscicoltura. L'opera è divisa in venti libri: 1. Dell'atmosfera e dell'aumentare e della regolazione delle stelle - 2. Dei generale generali che appartengono all'agricoltura e dei generi differenti di cereali - 3. Di varie funzioni agricole adatte ad ogni mese - 4/5. Della coltura della vite - 6/8. Del fare del vino - 9. Della coltura dell'oliva e del fare dell'olio - 10-12. Di orticoltura - 13. Degli animali e degli insetti nocivi alle piante - 14. Dei piccioni e di altri uccelli - 15. Delle simpatie e delle antipatie naturali e dell'amministrazione delle api - 16. Dei cavalli, degli asini e dei cammelli - 17. Dell'allevamento del bestiame - 18. Dell'allevamento delle pecore - 19. Dei cani, delle lepri, dei cervi, dei maiali e del salare la carne - 20. Dell'allevamento dei pesci. Raro e ricercato. Verosimilmente prima edizione in ligua latina. Cfr. Iccu.

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