Michele De Stefano - Un treno di cultura - anni Duemila (olio su tavola - esposto e con autentica)
Un treno di cultura. Anni Duemila (ante 2012).
Cm. 50 x 70 (cm. 54 x 74 con sobria cornice lignea bicolore, marrone e oro). Olio su tavola. Firmato “M. De Stefano” in basso a destra e controfirmato al retro per esteso “Opera del pittore Michele De Stefano”. Sempre al retro l'etichetta di autentica firmata dall'artista con menzione delle caratteristiche dell'opera. Opera esposta nell'Ottobre 2012 presso la Biblioteca nazionale Universitaria di Torino nell'ambito del premio relativo al concorso CEDAS Biblio-Tek – Cultura e tecnologia. L'artista riceve menzione nel verbale di aggiudicazione del premio che si allega in copia. Ottimamente conservato. Michele De Stefano è nato a Spinazzola (Bari) nel 1945, risiede a Torino. Ha frequentato la Libera Accademia di Torino diretta dal Prof. Giacomo Soffiantino e per diversi anni lo studio del Prof. Sergio Albano. Inizia l'attività pittorica nel 1971 ed è presente alla Mostra Sociale della "Promotrice delle Belle Arti" di Torino dal 1985, nonché socio del "Piemonte Artistico e Culturale". Così scrive di lui nel 2010 Beppi Zancan (1936-2016), grande giornalista, scrittore e artista torinese: “Da almeno un decennio la pittura di Michele De Stefano si è assestata su un livello stabile e coerente con la sua personalità, che è più complessa di quanto all'apparenza potrebbe sembrare. [...] Egli è un post-impressionista, che ha in Van Gogh il nume tutelare [ndr è uno dei pochi artisti italiani ad avere una sua opera in esposizione ad Amsterdam, nel museo dedicato allo stesso Van Gogh]. Basterebbe questo a spiazzarlo, perché scegliere Van Gogh come Maestro non è considerato ‘chic' dall'intellighenzia locale e provinciale. Eppure, Van Gogh rimane il più grande pittore della modernità. E allora, quale migliore guida si potrebbe scegliere? Dicevo di questo livello costante raggiunto da De Stefano negli ultimi anni, ma devo anche precisare che la lunga esperienza lo porta a progredire ogni anno nell' autocoscienza e nella sicurezza delle scelte, calibrate con quanto lui ha imparato, in tanti anni di pittura, di sé e delle sue capacità. Che sono grandi a livello istintivo e si attenuano là dove il pittore oscura il suo istinto con ragionamenti. […] Altri pittori si trovano filtrati nelle opere di Michele De Stefano: per esempio Utrillo, Vallotton, De Chirico, ma sempre in maniera inconscia perché questo pittore non ha nulla di intellettuale, predisposto, voluto. Egli punta al colore, a come farlo risaltare al massimo, accostando il giallo al violetto, il blu all'arancione, il rosso al verde. Perciò il primo impatto con i suoi dipinti è di autentica meraviglia, specialmente se visti accostati gli uni agli altri: una vera festa per gli occhi. […] Michele De Stefano: tra i pochissimi pittori torinesi i cui quadri mi piace tenere nel mio studio, guardarli e goderli, come ai vecchi tempi in cui esisteva la Pittura. E un grazie a De Stefano, per continuare a farla vivere”.