Vincenzo Irolli - L'adolescente, lettura in giardino - prima metà del XX secolo (1930/40 ca.)
L'adolescente, lettura in giardino. Prima metà del XX secolo (anni Trenta/Quaranta).
Cm. 42 x 40 (cm. 50 x 48 con cornice lignea lavorata a foglia d'oro, posteriore ma molto datata). Olio su tela applicata a tavola. Firma in rosso “V. Irolli” apposta in basso a destra. Dipinto ottimamente conservato. Opera non ancora autenticata. Si ha notizia di almeno tre versioni dell'opera, la più contigua pittoricamente fu realizzata da Irolli nel 1911 (titolo: L'adolescente, battuta in asta nel 1997). Vincenzo Irolli (30 settembre 1860 – 27 novembre 1949), celebre pittore napoletano, si avvicinò alla pittura a diciassette anni quando si iscrisse alla Accademia di belle arti di Napoli, dove ebbe per maestri Gioacchino Toma e Federico Maldarelli. La sua fortuna, eccezionale all'estero, tardava ad affermarsi in Italia dove giunse a scontrarsi coi Novecentisti. La sua impronta tradizionalista non lo fece amare dai critici del tempo più interessati alle avanguardie, ma Irolli non fece mai nulla per adattare la propria pittura ai tempi. Anzi, teneva nel suo studio un quadro raffigurante un pittore intento a finire un brutto quadro cubista, di gran moda al tempo, dando prova di garbata ironia nei confronti delle nuove tendenze. Mentre Le Figaro del 1908 spendeva per Irolli parole come “extrêmement habile” e “séduisant”, gli intellettuali italiani (e napoletani in special modo) lo reputavano un artista venduto al facile mercato e alla committenza della borghesia incolta. Mentre a Parigi, negli anni 1910-1915, veniva definito il pittore del sole e considerato eccellente da Léon Talboum alla Galleria Alderéte, in Italia, nello stesso periodo, venne escluso dalla Biennale di Venezia. Cfr. la voce Irolli in Dizionario Biografico degli Italiani (Monica Vinardi, volume 62, 2004).