Alfred Adler - Il bambino viziato
Brani scelti: ALFRED ADLER, Il senso della vita, 1933.
Il bambino viziato, colpevolmente indotto ad amare solo sé stesso, svilupperà numerosi tratti egoistici: invidia, gelosia, avidità e manifesterà, come se vivesse in un paese nemico, ostilità, ipersensibilità, intolleranza, incostanza, irascibilità. [...] Il mondo fittizio degli individui viziati, le loro prospettive, le loro opinioni e la loro concezione della vita sono molto lontani dal mondo reale. Questi soggetti sono praticamente incapaci di adattarsi alle esigenze dell'evoluzione umana, per cui sono in continuo conflitto con la vita; e i disastrosi risultati dell'educazione viziata che li ha ridotti così fanno soffrire anche le persone che li amano. [...]
Il bambino elabora gli influssi esterni a modo suo. Se è stato viziato dalla madre si rifiuta di estendere ad altre persone il proprio senso sociale, cerca di sottrarsi al padre, ai fratelli, a tutti coloro che non gli assicurano la stessa misura di calore. Conducendo questo stile di vita, convinto che nella vita ogni cosa è ottenibile subito e senza alcuna difficoltà, unicamente grazie all'intervento di altri, il bambino piano piano diventa incapace di risolvere i problemi esistenziali. [...] Le persone viziate possono guarire e cambiare radicalmente solo se si convincono del fatto che il loro stile di vita è sbagliato. La cosa migliore sarebbe, ovviamente, prevenire gli errori che determinano questo stile di vita. La famiglia, in particolare la madre, deve capire che il suo amore per i figli non deve indurla a viziarli.