Arthur Schnitzler - La politica è una commedia recitata per mestiere
Brani scelti: ARTHUR SCHNITZLER, Il libro dei motti e delle riflessioni, 1927.
È nell'essenza stessa della politica doversi indirizzare in senso esclusivamente utilitaristico, e quindi non poter tenere in alcun conto le istanze etiche, nonostante la frequenza con cui vengono prese a pretesto. Che entro tale atmosfera valori assoluti e durevoli, siano essi spirituali o morali, non possano certo prosperare, non è un mistero per nessuno. Anche tra gli stessi politici non ce n'è uno che non sia consapevole della commedia che è obbligato a recitare per mestiere, con più o meno grande talento e in maniera di volta in volta sfrontata, superficiale, demenziale o spiritosa, davanti al suo partito, al suo paese, all'umanità intera; e anche la gente se ne rende conto abbastanza spesso.
Il guaio è che, in base a leggi fisico-spirituali, da questa atmosfera politica si diffonde necessariamente un veleno che aggredisce anche gli strati d'aria mentali confinanti, e che in tal modo il sovvertimento di ogni concetto morale, partendo dall'orizzonte politico che fumiga sopra le teste dell'intera umanità civilizzata, si espande sempre di più, e nessuno, in quanto cittadino e quindi soggetto politico, è in grado di sottrarsi del tutto a quelle esalazioni venefiche. E forse c'è chi le inspira tanto più prontamente in quanto, grazie a questo intontimento politico, si vede sgravato da alcune responsabilità di natura sia intellettuale sia morale, che sembravano fatte apposta per rendergli più difficile la vita privata.