Arthur Schopenhauer - La strada per raggiungere la felicità
Brani scelti: ARTHUR SCHOPENHAUER, Parerga e paralipomena, 1851.
Ciò che uno ha in sé stesso è l'essenziale per la felicità della sua vita. Solo perché quest'elemento di regola è tanto scarso, la maggior parte di coloro che hanno superato la lotta contro il bisogno, si sentono in fondo tanto infelici quanto quelli che vi sono ancora immersi. Il vuoto della loro interiorità, la scipitezza della loro coscienza, la povertà del loro spirito, li spingono alla società, consistente di individui simili a loro, poiché "similis simili gaudet".
Ci si dà allora in comune alla caccia di passatempi e di divertimenti, ricercati anzitutto nei piaceri sensuali, nei godimenti di ogni genere e infine negli stravizi. [...] Le feste e i divertimenti splendidi e rumorosi portano sempre in sé un vuoto, anzi una stonatura, già soltanto per il fatto che si oppongono nettamente alla sventura e alla povertà della nostra esistenza. [...]
Un uomo spirituale si trattiene egregiamente, nella piu completa solitudine, con i propri pensieri e le proprie fantasie, mentre un continuo mutamento di compagnia, di spettacoli, di gite e di divertimenti non può difendere da una noia tormentosa un individuo ottuso e apatico.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
La prima edizione critica dell'opera di Francesco Petrarca: Le rime - Modena 1711 (prima edizione)
PETRARCA FRANCESCO. Le rime riscontrate co i testi a penna della Libreria Estense, e co i fragmenti dell'originale d'esso poeta. S'aggiungono le considerazioni rivedute e ampliate d'Alessandro Tassoni, le annotazioni di Girolamo Muzio, e le osservazioni di Lodovico Antonio Muratori. In Modena, per Bartolomeo Soliani Stamp. Ducale, 1711SCHEDA COMPLETA
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