Arthur Schopenhauer - La sofferenza per arbitrio altrui aggiunge un sapore amaro
Brani scelti: ARTHUR SHOPENHAUER, Parerga e paralipomena, 1851.
La sofferenza per arbitrio altrui aggiunge un sapore amaro, affatto peculiare al dolore o al danno stesso, vale a dire la consapevolezza della superiorità altrui, sia mediante violenza sia mediante astuzia, di contro alla nostra impotenza. Al danno patito si rimedia col risarcimento, se ciò è possibile: invece quell'amara aggiunta, quel "e io debbo subire questo da te", che spesso fa soffrire più del danno stesso, può essere neutralizzato soltanto mediante la vendetta. Arrecando, cioè, mediante violenza o astuzia, a nostra volta un danno a colui che ci ha fatto torto, noi dimostriamo la nostra superiorità su lui, e annulliamo con ciò la prova della sua.
da La Rivista
Attilio Bertolucci - La neve
Poesie scelte: ATTILIO BERTOLUCCI, Opere (Milano, Meridiani Mondadori 1997).
La biblioteca faceta di Vinzenzo Belando
Maramaldeggiando tra libri introvabili… Mi viene fatto di pensare: e se fosse un Lettore, esterno a me, a leggere un libro in cui si parla di me? Io sarei "idea" del Lettore che legge un libro in cui si parla di me. Ed in questo preciso momento il Lettore che legge di me si immagina me che scrivo di un Lettore che legge un libro in cui si parla di ...