Arthur Schopenhauer - La sofferenza per arbitrio altrui aggiunge un sapore amaro
Brani scelti: ARTHUR SHOPENHAUER, Parerga e paralipomena, 1851.
La sofferenza per arbitrio altrui aggiunge un sapore amaro, affatto peculiare al dolore o al danno stesso, vale a dire la consapevolezza della superiorità altrui, sia mediante violenza sia mediante astuzia, di contro alla nostra impotenza. Al danno patito si rimedia col risarcimento, se ciò è possibile: invece quell'amara aggiunta, quel "e io debbo subire questo da te", che spesso fa soffrire più del danno stesso, può essere neutralizzato soltanto mediante la vendetta. Arrecando, cioè, mediante violenza o astuzia, a nostra volta un danno a colui che ci ha fatto torto, noi dimostriamo la nostra superiorità su lui, e annulliamo con ciò la prova della sua.
da La Rivista
Dante Alighieri - Divina Commedia (Inferno, Canto XXV)
Brani scelti: DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia (Inferno, canto XXV). [Canto XXV, dove si tratta di quella medesima materia che detta è nel capitolo dinanzi a questo, e tratta contr' a' fiorentini, ma in prima sgrida contro a la città di Pistoia; ed è quella medesima bolgia.]