Arthur Schopenhauer - Il velo di Maya

Brani scelti: ARTHUR SCHOPENHAUER, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819.
L'antichissima saggezza degli Indiani dice: "è la Maya, il velo dell'inganno, che ricopre gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo, di cui non si può dire né che sia né che non sia: giacché è come il sogno, è come il riflesso del sole sulla sabbia, che il viandante scambia da lontano per acqua, o anche come la corda gettata a terra, che egli prende per un serpente". [...]
Con la dottrina della Maya nient'altro s'intende che ciò che Kant chiama il fenomeno, in contrapposizione alla cosa in sé: giacché l'opera della Maya viene appunto indicata come questo mondo visibile in cui siamo, un incantesimo evocato, una mutevole parvenza, in sé priva di consistenza, paragonabile all'illusione ottica e al sogno, un velo che avvolge la coscienza umana, un qualcosa di cui è ugualmente falso e ugualmente vero dire che è e che non è.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Virgilio - Bucolica Georgica et Aeneis - Roma 1763/65 (edizione in folio con centinaia di incisioni)
VERGILIUS PUBLIO MARO. Bucolica Georgica et Aeneis ex cod. Mediceo-Laurentiano descripta ab Antonio Ambrogi florentino S.J italico versu reddita adnotationibus atque variationibus lectionibus et antiquissimi codicis Vaticani picturis pluribusque aliis veterum monumentis aere incisis. Et cl. virorum dissertationibus illustrata. Tomus primus ( - tertius). Romae, excudebat Joannes Zempel, 1763-65SCHEDA COMPLETA
€ 3000