Arturo Graf - Gli scogli nascosti della vita

Brani scelti: ARTURO GRAF, Ecce homo (Milano, Treves 1908).
Vi affacciate a questa scena del mondo, e quale spettacolo vi si offre? Uno spettacolo voi non sapete se più doloroso, o più laido, o più grottesco. Cercate di darvi ragione di ciò che vedete, e non ci riuscite. Chiedete a voi stessi se la civiltà abbia per iscopo di esaltare l'umana natura ovvero di deprimerla. Imparate a conoscere la terribile schiavitù del libero cittadino, l'atroce miseria del popolo sovrano.
Vi sentite avvinghiati, premuti, travolti; e in quella che date tutte le vostre forze alla comune opera interminabile, che, pure essendo comune, è tutta tramata di rivalità e di conflitti; e mentre vi logorate nella cotidiana fatica del fare, disfare, rifare; vi avvelena l'anima un dubbio amaro, se non pure la disperata certezza, della inutilità dell'opera vostra e dell'altrui e di ogni possibile opera.
Sentite che la macchina immane che abbiam costruita ci stritola; che le cose prodotte a giovamento delle persone affogano le persone: e nella età in cui più dovrebbe parer lieta la vita, molti di voi desiderano di non essere nati.
da La Rivista

Seneca - È male sia il fidarsi di tutti, sia di nessuno
Brani scelti: SENECA, Lettere a Lucilio, 62/65 d.C.

C'era una volta la casa editrice di Giulio Einaudi
Noi che abbiamo conosciuto Giulio Einaudi, noi che gli abbiamo stretto la mano, come commosso abbraccio di gratitudine, noi che lo abbiamo amato e che lo amiamo per aver tratto, da quel suo catalogo, tanta parte del nostro nutrimento intellettuale, ci vediamo costretti a segnalare oggi un articolo, a firma di Stefano Salis, pubblicato alla pagina 3...