Bertrand Russell - Perché siamo infelici?
Brani scelti: BERTRAND RUSSELL, La conquista della felicità (Milano, Tea 1991).
L'infelicità dipende tutta da una specie di disintegrazione, o mancanza di integrazione; vi è la disintegrazione interiore prodotta dalla mancanza di coordinamento tra la mente cosciente e quella incosciente; vi è la mancanza di integrazione tra l'io e la società, là dove i due non sono uniti dalla forza degli interessi e degli affetti obbiettivi.
L'uomo felice è colui che non soffre di alcuna di queste mancanze di unità e la cui personalità non è né in contrasto con se stessa, né in contrasto col mondo. Un uomo siffatto si sente cittadino dell'universo, gode liberamente dello spettacolo che offre e delle gioie che arreca, non turbato dal pensiero della morte, perché non si sente realmente separato da coloro che verranno dopo di lui. È in questa profonda unione istintiva con la corrente della vita che si trova la massima gioia.