Emil Cioran - Finché abbiamo a disposizione l'idea di sfortuna
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Brani scelti: EMIL CIORAN, Il funesto demiurgo, 1969.
Non dovremmo preoccuparci di nulla finché abbiamo a disposizione l'idea di sfortuna. Appena la chiamiamo in causa ci calmiamo, sopportiamo tutto, siamo quasi lieti di subire ingiustizie e infermità. Grazie a lei ogni cosa diventa intelligibile, non c'è quindi da stupirsi che vi ricorra sia l'analfabeta sia la persona colta. Essa infatti non è una spiegazione ma la spiegazione in sé e per sé, che l'inevitabile insuccesso di tutte le altre rafforza.
da La Rivista

Marcel Proust - La felicità non può attuarsi mai
Brani scelti: MARCEL PROUST, All'ombra delle fanciulle in fiore (Milano, Mondadori 1951).
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La biblioteca faceta di Vinzenzo Belando
Maramaldeggiando tra libri introvabili… Mi viene fatto di pensare: e se fosse un Lettore, esterno a me, a leggere un libro in cui si parla di me? Io sarei "idea" del Lettore che legge un libro in cui si parla di me. Ed in questo preciso momento il Lettore che legge di me si immagina me che scrivo di un Lettore che legge un libro in cui si parla di ...