Emil Cioran - Perché l'Occidente è in declino
Brani scelti: EMIL CIORAN, Un apolide metafisico (1995) & Lacrime e santi (1937).
L'Occidente è in declino perché è composto da vecchie nazioni che hanno creato qualcosa e ora avvertono una sorta di fatica storica. È un fenomeno fatale nella storia, una sorta di agonia che può durare a lungo. Non è una stanchezza passeggera. È una lunga usura delle civiltà. [...] Il declino di un popolo coincide con un massimo di lucidità collettiva. Quando gli istinti che creano i «fatti storici» si indeboliscono, sulle loro rovine si erge la noia. Gli Inglesi sono un popolo di pirati che, dopo avere depredato il mondo, hanno cominciato ad annoiarsi. I Romani non sono scomparsi dalla faccia della terra in seguito alle invasioni dei barbari né a causa del virus cristiano, un virus ben più sottile fu loro fatale. Una volta privati dell'azione si trovarono costretti ad affrontare la vacuità del tempo, maledizione sopportabile per un pensatore, tortura incomparabile per una collettività.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Virgilio - Bucolica Georgica et Aeneis - Roma 1763/65 (edizione in folio con centinaia di incisioni)
VERGILIUS PUBLIO MARO. Bucolica Georgica et Aeneis ex cod. Mediceo-Laurentiano descripta ab Antonio Ambrogi florentino S.J italico versu reddita adnotationibus atque variationibus lectionibus et antiquissimi codicis Vaticani picturis pluribusque aliis veterum monumentis aere incisis. Et cl. virorum dissertationibus illustrata. Tomus primus ( - tertius). Romae, excudebat Joannes Zempel, 1763-65SCHEDA COMPLETA
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