Esopo - Il cane e il lupo
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Brani scelti: ESOPO, Favole, VI secolo a.C. (traduzione dal greco di Giulio Landi, 1545)
Un Lupo trovò un Cane, e lo salutò, poscia gli domandò come faceva ad esser così grasso. Disse il Cane: "Io vivo in casa d'un Padrone, che non mi lascia mancare da mangiare". Disse il Lupo: "In vero tu sei felice, avendo un così buon Padrone, anche io lo servirei volentieri". Disse il Cane: "Se tu volessi lasciar quella tua rapacità, io ti farei accettare dal mio Padrone". Il Lupo disse: "Questo lo farò". Poscia guardando il Cane, il Lupo vide ch'aveva il collo pelato, e gli disse: "Che vuol dire, che tu hai il collo pelato?" Ed il Cane rispose: "Questo fa il legame, perché il giorno sto legato" ed il Lupo rispose: "Se la cosa sta così, io non stimo tanto l'amicizia di questo tuo Padrone, che io voglio spogliarmi della libertà". La favola dimostra che la libertà è sopra ogn'altra cosa preziosa e amabile.
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Anton Francesco Doni - La Zucca - Venezia, Rampazetto, 1565 (prima edizione parziale)
DONI ANTON FRANCESCO. La Zucca del Doni fiorentino. Divisa in cinque libri di gran valore, sotto titolo di poca consideratione. Il Ramo, chi chiacchere, baie, e cicalamenti. I Fiori, di passerotti, grilli, e farfalloni. Le Foglie, di dicerie, favole, e sogni. I Frutti, acerbi, marci, e maturi e il Seme; di chimere, e castegli in aria. In Venetia, appresso Fran. Rampazetto , 1565SCHEDA COMPLETA
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