Friedrich Nietzsche - Il dialogo è la conversazione perfetta

Friedrich Nietzsche - Il dialogo è la conversazione perfetta

Brani scelti: FRIEDRICH NIETZSCHE, Umano troppo umano, 1878.

Il dialogo è la conversazione perfetta, perché tutto ciò che l'uno dice, riceve il suo determinato colore, il suo suono, il suo gesto accompagnatorio con stretto riguardo all'altro col quale si parla, cioè in conformità a ciò che avviene nello scambio di lettere, dove una stessa persona mostra dieci modi di espressione spirituale, a seconda che scriva ora a questo, ora a quello. Nel dialogo c'è un'unica rifrazione del pensiero: questa la produce l'interlocutore come lo specchio in cui vogliamo veder riflessi nel modo più bello possibile i nostri pensieri.

Che accade invece con due, tre o più interlocutori? Allora la conversazione perde necessariamente in finezza individualizzante, i diversi riguardi si incrociano, si annullano: il giro che va bene per l'uno non è conforme al modo di sentire dell'altro. Perciò nel parlare con molti l'uomo è costretto a riferirsi solo a se stesso, a presentare i fatti come sono, ma a togliere alle cose quell'aura giocosa di umanità che fa di una conversazione una delle cose più piacevoli del mondo. Si ascolti soltanto il tono in cui gli uomini sogliono parlare rivolgendosi a interi gruppi di altri uomini; è come se il basso fondamentale di ogni discorso fosse questo: «Ciò sono io, ciò dico io, ora voi pensatene quel che volete!».

È questo il motivo per cui le donne di spirito lasciano per lo più in chi le conosce in società un'impressione sconcertante, penosa, scostante: è il parlare a molti, davanti a molti, che le priva di ogni amabilità spirituale e mostra soltanto, in una luce cruda, il loro riposare su sé stesse, la loro tattica e la loro intenzione di ottenere pubblica vittoria: mentre le medesime donne ridiventano nel dialogo femminili e ritrovano la loro grazia spirituale.