Friedrich Nietzsche - Le metamorfosi dell'ipocrita
Brani scelti: FRIEDRICH NIETZSCHE, Al di là del bene e del male, 1886.
L'ipocrita che rappresenta sempre la stessa parte, cessa alla fine di essere ipocrita; per esempio i preti, che da uomini giovani sono spesso consciamente o inconsciamente ipocriti, divengono alla fine naturali e allora sono veramente, senza alcuna affettazione, appunto preti; oppure se non ci arriva il padre, ci arriva magari il figlio, che sfrutta il vantaggio del padre, eredita la sua assuefazione.
Se uno vuole per molto tempo e ostinatamente sembrare qualcosa, alla fine gli diventa difficile essere qualcos'altro. La professione di quasi ogni uomo, persino dell'artista, comincia con l'ipocrisia, con un imitare dall'esterno, con un copiare ciò che è d'effetto.
Colui che porta sempre la maschera di espressioni amichevoli, deve acquistare alla fine un potere sulle disposizioni benevole, senza il quale non si può ottenere l'espressione della cordialità – e a loro volta queste finiscono con l'acquistare potere su di lui, egli è benevolo.