Friedrich Nietzsche - L'origine della comicità
Brani scelti: FRIEDRICH NIETZSCHE, Umano troppo umano, 1878.
Quando si considera che per varie centinaia di migliaia di anni l'uomo fu un animale in sommo grado accessibile alla paura, e che ogni fatto improvviso e inaspettato gli imponeva di tenersi pronto a lottare e magari a morire; anzi che anche più tardi, nei rapporti sociali, ogni sicurezza fu basata su ciò che era scontato e tradizionale nel modo di pensare e di agire, non ci si può meravigliare del fatto che, per ogni parola e atto repentini e inattesi, quando sopraggiungano senza pericolo o danno, l'uomo prenda baldanza, trapassi nel contrario della paura: l'essere raggomitolato su se stesso e tremante di paura si rialza, si distende - l'uomo ride.
Questo passaggio da momentanea paura a baldanza di breve durata si chiama il comico. Per contro nel fenomeno del tragico l'uomo trapassa rapidamente da una grande e durevole baldanza a una grande angoscia; dato però che fra i mortali la grande e durevole baldanza è molto più rara delle occasioni di angoscia, nel mondo c'è molto più comico che tragico; si ride molto più spesso che non si sia sconvolti.