Gaio Valerio Catullo - Pianga Venere (Carme 3)
Poesie scelte: GAIO VALERIO CATULLO, Pianga Venere (Carme 3).
Pianga Venere, piangano Amore
e tutti gli uomini gentili:
è morto il passero del mio amore,
morto il passero che il mio amore
amava più degli occhi suoi.
Dolcissimo, la riconosceva
come una bambina la madre,
non si staccava dal suo grembo,
le saltellava intorno
e soltanto per lei cinguettava.
Ora se ne va per quella strada oscura
da cui, giurano, non torna nessuno.
Siate maledette, maledette tenebre
dell'Orco che ogni cosa bella divorate:
una delizia di passero m'avete strappato.
Maledette, passerotto infelice:
ora per te gli occhi, perle del mio amore,
si arrossano un poco, gonfi di pianto.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Divina commedia - Dante col sito et forma dell'inferno - Venezia, Aldo 1515 (edizione rarissima)
ALIGHIERI DANTE. Dante col sito et forma dell'inferno. Dati tipografici al colophon: "Impresso in Vinegia, nelle Case d'Aldo & d'Andrea di Asola suo suocero nell'anno M.D.XV. Del mese di Agosto", 1515SCHEDA COMPLETA
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