Marco Aurelio - Tizio mi disprezza? Fatti suoi

Brani scelti: MARCO AURELIO, Pensieri, 166-179 ca.
Tizio mi disprezza? Fatti suoi. Per quello che sta in me cercherò di non farmi mai sorprendere a dire o a fare nulla di spregevole. Mi odia? Fatti suoi. Io, da parte mia, resterò benevolo e ben disposto verso chiunque, e in particolare verso di lui, mostrandogli subito perché ha sbagliato, ma senza avere l'aria di biasimarlo, e neppure ostentando la mia tolleranza, ma con schiettezza e bontà [...].
Così dobbiamo essere nel nostro intimo, tali da far vedere agli dèi che siamo capaci di non reagire con sdegno o insofferenza davanti a niente e a nessuno. Nessun male può venirtene, infatti, se ti comporti così, visto che fai proprio ciò che si addice alla tua natura e accetti in quel momento particolare ciò che è conforme alla natura universale.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
Virgilius - Bucolicorum, Eclogae, Georgicorum & Aeneidos - 1636 (magnifica legatura alle armi)
VIRGILIUS PUBLIUS MARO. Bucolicorum, Eclogae X. Georgicorum, libri IV. Aeneidos, libri XII. Et in ea, Mauri Servii Honorati grammatici commentarii, ex antiquiss. exemplaribus longe meliores & auctiore: ex bibliotheca Petri Danielis I.C. accessit Fabij Planciadis Fulgentij liber de continentia virgiliana, auctior a Mss. Cod. Item Iunij Philargyrij commentatiolus in Bucolica & georgica Virgilij. Genevae, apud Petrum & Iacobum Chovet, 1636SCHEDA COMPLETA
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