Maria Venturini - Il piacere di stare accanto al caminetto
Brani scelti: MARIA VENTURINI, Dizionario delle felicità (Piero Lacaila Editore, 1998).
La fiamma di un focolare, vivace o tremula, la brace, luminosa o fievole, se ce la troviamo accanto, suscita sentimenti diversi ma non lontani da un primo frammento di felicità: sentirsi meno soli. Il camino ci offre anche piaceri ghiotti: arrostire salsicce alla brace, patate sotto la cenere, cuocere fagioli nel lento e saporoso "pignatiddo" di coccio. Intorno al fuoco di grandi camini − unica fonte di riscaldamento − ci si riuniva nei lunghi inverni delle società contadine, per raccontarsi storie e anche trasmettere valori.
Camini sontuosi e decorati con arte hanno accompagnato per secoli vite vissute in mezzo a grandi scomodità da re, principi, baroni e nobili guerrieri, dentro castelli e palazzi pieni di spifferi. Oggi quelle vetuste artistiche cornici vengono vendute dagli antiquari ad adornare i camini dei nuovi ricchi dentro case riscaldatissime dai termosifoni. Una ragione c'è, ed è che il camino, prima che l'aria, riscalda il cuore.
State all'erta perciò se un amico, un ospite, il vostro futuro marito, dichiara programmaticamente che non accenderà mai un camino in casa sua, o vostra, perché consuma troppa legna o tiene la casa in disordine. Potrebbe essere tirchio, e già questo non è molto simpatico se lo dovete sposare. Ma potrebbe anche avere un cuore arido se non si è mai lasciato tentare dalla fiamma.