Seneca - Non ha nulla di vero l'eloquenza che cerca il favore popolare
Brani scelti: SENECA, Lettere a Lucilio, 62/65 d.C.
Non ha nulla di vero l'eloquenza che cerca il favore popolare: essa vuol commuovere la folla e trascinare col suo impeto ascoltatori impreparati; non si offre a un ponderato giudizio, ma vi si sottrae. Come può dar norma agli altri, se essa stessa non si sottopone a una regola? Se è vero che l'oratoria serve a sanare gli animi, deve anzitutto scendere dentro di noi.
Non giovano i rimedi, se non rimangono a lungo nell'organismo. Una tale oratoria è del tutto inefficace e vacua: risuona a vuoto. Bisogna calmare le paure, frenare gli impulsi, dissipare gli errori, reprimere la lussuria, estirpare l'avarizia. Quale, di questi scopi, può raggiungersi in fretta? Quale medico cura i malati di corsa? Poi un tale strepito di parole che vengono fuori in modo precipitoso e confuso non provoca il minimo piacere.
da La Rivista
Libri antichi di letteratura
La prima edizione critica dell'opera di Francesco Petrarca: Le rime - Modena 1711 (prima edizione)
PETRARCA FRANCESCO. Le rime riscontrate co i testi a penna della Libreria Estense, e co i fragmenti dell'originale d'esso poeta. S'aggiungono le considerazioni rivedute e ampliate d'Alessandro Tassoni, le annotazioni di Girolamo Muzio, e le osservazioni di Lodovico Antonio Muratori. In Modena, per Bartolomeo Soliani Stamp. Ducale, 1711SCHEDA COMPLETA
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