Seneca - Mai perdersi d'animo
Brani scelti: SENECA, Lettere a Lucilio, 62/65 d.C.
Non può affrontare la lotta con grande sicurezza di sé l'atleta che ancora non abbia i lividi delle percosse: chi ha visto il suo sangue e ha sentito rompersi qualche dente sotto i pugni; chi, atterrato con uno sgambetto, ha dovuto sopportare in tutto il suo peso il corpo dell'avversario, ma non s'è perduto d'animo, anzi ogni volta si è rialzato più deciso a resistere, costui ha maggiori speranze di successo nell'affrontare il combattimento.