Seneca - Quando incontriamo l'ingratitudine
Brani scelti: SENECA, Lettere a Lucilio, 62/65 d.C.
Ti lagni di aver incontrato un ingrato. Se è la prima volta, ringrazia la fortuna, o la tua prudenza. Ma la prudenza, in questo caso, non può renderti se non avaro o gretto. Infatti, se vuoi evitare il pericolo dell'ingratitudine, non farai più beneficenza; così, per impedire che si perda nelle mani di un altro, l'opera buona andrà perduta per te. Anche quando incontriamo l'ingratitudine, non dobbiamo stancarci di fare il bene: bisogna seminare anche dopo un cattivo raccolto.