Sigmund Freud - Il fenomeno del "déjà vu"
Brani scelti: SIGMUND FREUD, Psicopatologia della vita quotidiana, 1901.
Alla categoria del miracoloso e del perturbante appartiene anche quella particolare sensazione che si ha in certi momenti e in certe situazioni, di avere già vissuto una volta proprio quella esperienza, di essersi già trovato una volta nella medesima circostanza, senza che abbia mai successo lo sforzo di rammentare chiaramente quel passato che sentiamo così vivamente. [...]
Non so se questo fenomeno del “già veduto” (déjà vu) sia stato seriamente addotto a prova di un'esistenza psichica anteriore dell'essere singolo; so però che gli psicologi hanno rivolto il loro interesse a questo enigma cercandone la soluzione per le più svariate vie speculative. Nessuno dei tentativi di spiegazione tentati mi sembra essere giusto, perché in nessuno si prende in considerazione altro che non siano le manifestazioni che accompagnano e le condizioni che favoriscono il fenomeno stesso. [...]
Ritengo che si sia nel torto definendo una illusione la sensazione di qualcosa di già vissuto una volta. È vero invece che in quei momenti effettivamente viene toccato qualcosa che si è già vissuto una volta, soltanto che questo qualcosa non può essere ricordato coscientemente perché cosciente non è mai stato. Detto in breve, l'impressione del “già veduto” corrisponde al ricordo di una fantasia inconscia.
da La Rivista
Giorgio Manganelli - Lettera al potere
Prologo promozionale alla lettera autopromozionale di Giorgio Manganelli scrittore. A lettori scrittori uditori e untori. L'autore promuove se stesso e, nel delirio autopromozionale, pensa bene di scrivere quattro lettere in una. Così risparmiando in pensieri, parole, opere e omissioni. Tanto - ci dice l'autore in filigrana - il Potere, storicament...