Trilussa - La lucciola
Poesie scelte: TRILUSSA, Lupi ed agnelli (Milano, Mondadori 1922).
Una povera Lucciola, una notte,
pijò de petto a un Rospo in riva ar fiume
e cascò giù coll'ale mezze rotte.
Ar Rospo je ce presero le fótte.
Dice: — Ma come? giri con un lume
eppoi nemmanco sai
dove diavolo vai? —
La Lucciola rispose: — Scusa tanto,
ma la luce ch'io porto nu' la vedo
perché ce l'ho de dietro: e, in questo, credo
che c'è stato uno sbajo ne l'impianto.
Io dove passo illumino: però
se rischiaro la strada ch'ho già fatta
nun distinguo la strada che farò.
E nun te dico quanti inconvenienti
che me procura quela luce interna:
ogni vorta che accènno la lanterna
li Pipistrelli arroteno li denti...
— Capisco, — disse er Rospo — rappresenti
la Civirtà moderna
che per illuminà chi sta a l'oscuro
ogni tantino dà la testa ar muro...
da La Rivista
Piero Citati - Ritratto di Jorge Luis Borges
Ci sono pensieri pensati per descrivere o per descriverci pensieri che altri hanno pensato, destinati solo a far da corredo a questi ultimi. Alle volte però i pensieri a spiegare i pensieri che altri hanno pensato acquistano una loro vita e allora diventano pensieri pensati e non pensieri di pensieri… comunque Letterature. É questo il caso,...