Un classico della poesia italiana del Novecento: Eugenio Montale - Ossi di Seppia - Einaudi 1942
Ossi di seppia. Sesta edizione. Torino, Giulio Einaudi Editore, 1942 (5 Settembre).
Cm. 22, pp. 152. Brossura editoriale con disegno al piatto anteriore di Francesco Menzio raffigurante quattro ossi di seppia. Trascurabili mende al dorso. Esemplare ben conservato. Non comune seconda edizione Einaudi, divenuto l'editore di Montale a partire dalla fine degli anni Trenta con l'uscita della sua seconda raccolta le Occasioni. “A questa nota, scritta per la 5a edizione, nulla ho da aggiungere nel licenziare la 6a. Qualche nuovo ritocco è anche qui, ma talvolta si tratta di un semplice ritorno alla lezione del 1925” (dalla Nota autoriale). Così Barale, Bibliografia montaliana, pp. 9-10: “Per uniformare anche esteriormente questa edizione degli Ossi di seppia a quella delle Occasioni che è un libro pieno di dediche taciute, ho tolto dagli Ossi tutte le dediche, e anche la prefazione di Gargiulo. Ritocchi ho potuto farne pochi, a distanza di tanti anni, o avrei scritto un libro nuovo. Una poesia - Vasca - cammin facendo si è scorciata di molto; tutte le altre varianti sono di minor interesse e non tentano affatto di aggiornare i miei versi di gioventù”. Cfr. anche Gambetti-Vezzosi, Rarità bibliografiche del Novecento italiano, p. 550.