Cesare Lombroso - Gli anarchici - Torino 1895 (seconda edizione ampliata - con molte illustrazioni)
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Cesare Lombroso - Gli anarchici - Torino 1895 (seconda edizione ampliata - con molte illustrazioni)

LOMBROSO CESARE.  Gli anarchici. Seconda edizione con aggiunte (terzo migliaio). Con tre tavole e sei figure nel testo. Torino, Fratelli Bocca, 1895.

Cm. 25,5, pp. 146. Con 3 tavole disposte su 2 fogli ripiegati in fine al volume: il primo (tavole I-II) con 40 ritratti di rivoluzionari e rei politici per passione o per follia (Cola di Rienzo, Louise Michel, Felice Orsini, Mirabeau, Bakunin, ecc.), il secondo con una carta geografica dell'Europa e della "distribuzione progressiva delle rivoluzioni" nel suo territorio, incisa in litografia da Camilla e Bertolero. Sei illustrazioni xilografiche numerate n.t. Brossura editoriale con ritratto xilografico dell'anarchico Caserio. Trascurabili segni del tempo alla brossura (con piccola mancanza all'angolo posteriore/basso). Lievi e inevitabili fioriture della carta del tempo. Esemplare nel complesso ben conservato, ancora parzialmente intonso. Ricercata seconda edizione ampliata (la prima fu stampata nel 1894) di questo studio lombrosiano sull'anarchismo e sul delitto politico, indagati secondo le categorie dell'antropologia criminale elaborata dallo studioso veronese. Lombroso passa in rassegna vari tipi di criminali anarchici attribuendo le loro colpe ad atti e patologie morbose. Da questa prospettiva, finiva così per scagionare i terroristi dai loro atti criminali, gettando su di essi uno sguardo per certi versi benevolo. Il saggio suscitò infatti notevoli polemiche all'epoca della sua uscita. Lombroso in realtà riduceva il movimento anarchico quasi esclusivamente alla sua propaggine terroristica: "i fautori più attivi di questa idea anarchica sono [...] per la maggior parte o criminali o pazzi, o qualche volta l'una e l'altra cosa insieme" come dimostrano la fisionomia, l'uso di un gergo particolare, i tatuaggi, l'assenza di senso morale. Il libro fu scritto in un periodo "caldo": nel gennaio del '94 era scoppiata un'insurrezione anarchica in Lunigiana. Per Lombroso gli anarchici sono animati da ideali di giustizia sociale e di libertà, ma li estremizzano, rendendoli irrealizzabili. Distingueva quindi fra "criminali nati, criminali occasionali, criminali pazzi e criminali per passione". Ravachol, ghigliottinato per una serie di attentati, sarebbe un tipico "criminale nato", la cui brutalità "appare già dalla asimmetria spiccatissima" del viso. Biblioteca Antropologico-Giuridica, serie II, vol. XXIII. Cfr. Iccu.

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