La schiavitł in America: Harriet Stowe Beecher - La capanna dello zio Tom - 1853 (con altre 2 opere)
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La schiavitł in America: Harriet Stowe Beecher - La capanna dello zio Tom - 1853 (con altre 2 opere)

STOWE BEECHER HARRIET.  La capanna dello zio Tom o vita dei negri. Napoli, Stamperia del Fibreno, 1853.

Pp. 271 (1). Unito a: HILDRETH RICHARD. Lo schiavo bianco: nuova dipintura della schiavitu in America. Prima versione italiana. Napoli, Stamperia del Fibreno, 1853. Pp. 196 Unito a: STOWE BEECHER HARRIET. Novelle americane. Prima versione italiana. Napoli, Stamperia del Fibreno, 1853. Pp. 112. Tre opere rilegate in un volume di cm. 20. Con due belle tavole poste in antiporta della prima e della seconda opera. Legatura coeva in mezza pelle verde. Minimi segni del tempo alla legatura, naturali fioriture tipiche dalla carta napoletana del tempo, sporadiche macchiette.  Esemplare nel complesso in buono stato di conservazione. Prima opera: Harriet Beecher Stowe (1811-1896), celebre scrittrice statunitense, fu promotrice della causa abolizionista. La capanna dello zio Tom (Uncle Tom's cabin, 1852) ebbe un'immensa popolarità e contribuì a provocare la svolta antischiavista degli Stati Uniti e la guerra civile. Nell'anno successivo alla pubblicazione solo in patria si vendettero circa 300.000 copie. Edizione uscita nell'anno successivo rispetto all'originale. Cfr. Iccu. Seconda opera: Richard Hildreth (1807-1865) fu giornalista, storico e poligrafo. Verosimilmente prima traduzione italiana (uscita nello stesso anno  a Napoli, Torino e Milano) di “The Slave or The Memoir of Archie Moor”, romanzo sulla vita dei neri d'America e sullo schiavismo prima della Guerra di Secessione, scritto poco prima della "Capanna dello zio Tom" di Harriet Beecher Stowe e anticipatore delle sue tesi abolizionistiche al punto che diversi studiosi l'hanno ritenuta la sua fonte ispiratrice. L'opera, il primo romanzo antischavistico della letteratura americana, fu al tempo assai fortunata e fu tempestivamente tradotta in varie città d'Italia. Cfr. Iccu. Terza opera: Verosimilmente prima traduzione italiana (uscita contemporanemaente anche a Milano) di questa raccolta di racconti di vita americana scritti da Harriet Stowe Beecher, autrice della Capanna dello zio Tom. Cfr. Iccu.

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