Destino e predestinazione nel Seicento: Celestino Sfondrati - Nodus praedestinationis - Roma 1697
Nodus praedestinationis ex sacris litteris, doctrinaque SS. Augustini, et Thomae, quantum homini licet, dissolutus. Romae, typis Jo. Jacobi Komarek, 1697.
Cm. 19,5, pp. (24) 271 (1). Alcuni graziosi capilettera xilografici. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titoli ms. lungo il dorso. Mancanza di perg. alla parte bassa del dorso, aloni sparsi (perlopiù marginali, più evidenti alle prime carte), sporadiche macchiette e marginali fioriture. Esemplare in discreto stato di conservazione. Il cardinale milanese Celestino Sfondrati (1644-1696) fu vescovo di Novara e principe abate di San Gallo; autore di stimate opere contrarie a probabilismo, gallicanismo e giansenismo, fu accusato, da Bossuet di quietismo ebbe il rifiuto di censura da parte di Innocenzo XII. In quest'opera avversa alla dottrina giansenista Sfondrati espone la questione della predestinazione abbracciando le tesi di Molina e dei Gesuiti. Non comune seconda edizione, identica all’originale romano del 1696. Cfr. Kvk.
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