Claude Saumaise - Diatriba de mutuo, non esse alienationem - Leiden 1640 (rarissima prima edizione)
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Claude Saumaise - Diatriba de mutuo, non esse alienationem - Leiden 1640 (rarissima prima edizione)

SALMASIUS CLAUDIUS.  Diatriba de mutuo, non esse alienationem. Adversus Coprianum quemdam iuris doctorem. Auctore Alexio a Massalia, domino de Sancto Lupo. Lugduni Batavorum, ex Officina Ioannis Maire, 1640.

Cm. 15,5, pp. 202 (6, bianche). Bella legatura strettamente coeva in piena pergamena rigida con titoli manoscritti al dorso. Esemplare ben conservato. Opera del celebre intellettuale e poligrafo francese Claude Saumaise (1588-1653) incentrata sulla disciplina del mutuo, degli interessi, dell'usura e più in generale della vendita. L'Autore dal 1606 studiò diritto ad Heidelberg sotto la guida del celebre giurista francese Denis Godefroy. A lui si attribuisce il ritrovamento intorno al 1607 dell'unico manoscritto superstite della famosa Antologia Palatina, chiamata così appunto dalla Biblioteca Palatina del castello di Heidelberg. Sotto l'influenza di Godefroy Slamasius abiurò il cattolicesimo ed abbracciò il calvinismo, la religione di sua madre. Tornato in Borgogna, Salmasius non poté succedere al padre nell'incarico di consigliere del parlamento a causa della sua fede protestante. Dopo aver rifiutato inviti dalle università di Oxford, Padova e Bologna, nel 1631 accettò la cattedra occupata in precedenza da Joseph Scaliger a Leida, che tenne per molti anni, nonostante i ripetuti inviti a tornare in Francia fattigli dal principe di Condé, da Richelieu e da Mazzarino. Nel 1638 pubblicò il De usuris, in cui difendeva la legittimità dell'interesse sui prestiti, spiegando alcuni passi della Bibbia che in apparenza lo vietano. Salmasius sostiene che l'interesse è una remunerazione del denaro e rappresenta l'indennità per chi lo presta. Il trattato De usuris e la Diatriba de mutuo, scritte a distanza di due anni, sono considerate tra le più importanti difese del nascente capitalismo. Rarissima prima edizione. Cfr. Iccu; non in Cat. Einaudi, Brunet e Graesse.

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